domenica 14 ottobre 2012

Cleopatra permettendo

So che non sono originale, ho letto un bel po' di post autunnali in questo freddo pomeriggio, ma c'è sempre qualcosa, una breve e impercettibile emozione, che scatta quando ti accorgi che il calorifero è acceso.
La stagione è speciale, come la primavera, che quando arriva ti scombussola.

Il ribollir dei tini è immagine mai vista né sentita né annusata, ma mi è sempre piaciuta tanto. Alle elementari, allora si cominciava a ottobre e dopo qualche giorno si stava già a casa perché era san Francesco, patrono d'Italia, si facevano i pensierini sulle stagioni, a partire dall'autunno incipiente. Si appiccicavano le foglie secche sui quaderni e si leggevano le poesie. Il mio disegno più bello, per me che non sono mai stata incline alle belle arti, lo ricordo ancora: era un riccio con una castagna lucida che si intravedeva all'interno. la maestra mi diede 9 e la felicità.

È la stagione che più si fa attendere, perché cominci a metterti nell'ottica che è settembre.
Dopo un po' che sono finite le vacanze, cominci a pensare al temibile momento del cambio dell'armadio, che poi sbagli sempre e parti in anticipo e ti ritrovi a cercare i sandali e la magliettina che hai già messo via e fa un caldo boia.
Aspetti, ma giorno dopo giorno fa sempre caldo e sei lì con quei vestiti che troppo leggeri non lo sono ancora. Fa freddo la mattina e quando esci da scuola alle due l'auto è bollente. Il caldo d'autunno stanca, quando il freddo si fa attendere.
Alle sette di sera ormai è buio e i palinsesti della radio e della televisione non sono più quelli estivi da un pezzo. Le vetrine chiamano il freddo da settimane, ma provare un maglione di lana che pizzica sul collo sudato non è cosa. Le attività sono tutte partite da un pezzo, dalle piscine ai corsi di questo e quello. E Mafalda già porta a casa le prime verifiche (purtroppo...).
Insomma è ora di freddo e umido. E le mie ossa me lo proclamano già da un paio di giorni.

Non avendo il privilegio di abitare in una casa con il riscaldamento autonomo, che accendi e spegni quando vuoi, per scaldare o rinfrescare, quando oggi ho sentito il caldaione condominiale mettersi in funzione (in anticipo sulla data prevista, ma si sa che i vecchietti del primo piano hanno sempre freddo) sono stata contenta. Nonostante sappia che fra qualche giorno, forse già domani, il pm 10 nell'aria di questa sfortunata regione si alzerà proprio a causa del riscaldamento domestico.
L'armadio è pronto, il plaid pure, domani vado a comprare le castagne.
Sempre che il ciclone Cleopatra non faccia sfracelli.



 

4 commenti:

  1. Non ho capito cosa deve venire: da qualche migliaio di anni, dalle nostre parti, dalla metyà di ottobre alla fine di novembre piove e ripiove.
    Ma cosa si aspetta la gente ? Perchè non va a vivere alla e Canarie, allora, se non gli va il clima ?

    Anonimo SQ

    PS Come i meridionali che piangono sempre, qui al Nord, il sole di casa. Ma se il meridione è per il 90 % osso di montagna ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si sa, l'informazione sul clima è ormai un mugugno continuo. D'estate fa caldo, d'inverno fa freddo, in autunno piove. Cleopatra è passata, che nomi danno e queste perturbazioni... Oggi freddo e acqua nella norma.

      Elimina
  2. da noi niente riscaldamento, solo i gatti sulla pancia che comunque hanno il SUO perché

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riscaldamento a manetta anche stasera, alla faccia del risparmio energetico. Ma finalmente i panni asciugano ... Sul gatto, il nostro, stendo un velo pietoso.

      Elimina