lunedì 30 marzo 2009

Una vita in ritardo, ma adesso ci sono. Dopo tanto tempo, arriva una bambina da mondi lontani a rivoltare la nostra vita. Finalmente, ormai fuori tempo massimo, mi trasformo senza fare una piega in lavoratrice, mamma, casalinga. Evvai, era ora. Adesso finalmente posso anche io gestire il mio stress. Sono un po' spiegazzata, tra la scuola mia, quella della niña, la casa... Il cervello è frullato, anche perché tanti, troppi anni senza allenamento lasciano il segno. La cosa che più mi dispiace è che non ho avuto il tempo di ripensare ai primi momenti, fagocitata dal mio mondo che cambiava di colpo. Appena la forza di non farmi travolgere, appena il tempo di fare quello che bisognava. Forse ora comincio a ripensare a quello che ci è successo, che ci succede. Che vada bene anche un blog? Giusto perché non sono più capace di scrivere su una pagina di carta...

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