domenica 6 settembre 2009

Pronti via, in ritardo

Mi sono presa ben quattro giorni di congedo parentale che mi spettavano. E così, dopo dodici dico dodici giorni in Sardegna, quindici lavatrici e meno paturnie del solito, sono pronta al grande rientro nella nuova scuola targata Gelmini. La mia, che di gelminesco ha già molto di suo da prima, nonostante gli anticorpi siano vivi e lottino insieme a noi, per fortuna. Prima però due parole sulla mia vittoria familiare estiva. Quest'anno, con la scusa che la pargola il mare mai l'aveva visto nei suoi quasi undici anni di vita, ho convinto il consorte alla vacanza di mare. Ha capitolato a malincuore e non ha rinunciato qua e là a farmela pesare. Però, alla fine il mare della Sardegna convince anche i recalcintranti incalliti che in vacanza non vorrebbero altro che visitare musei o robe strane, tipo grotte dove si fa il formaggio o relitti di sottomarini. Mowgli è stata un osso duro: i compiti delle vacanze sono stati una tragedia quotidiana, finché ho resistito, poi ho abdicato e gli ultimi quindici giorni è tornata la pace. Però ha imparato a nuotare, ha azzeccato una decina di congiuntivi, ha capito cosa sono i mammiferi, è cresciuta di cinque centimetri (!!), fa le capriole sui tappeti elastici e molte altre cose che ci hanno reso felici.
Cerco di non pensare al fatto che fra una settimana ricomincia la scuola, non so se ci saranno ancora le maestre dell'anno scorso. So che non ci saranno compresenze e che quindi attività di recupero o altro per lei non ci saranno.
Dunque, domani torno sui banchi. Sono riuscita a evitare il mortale incontro coi colleghi del primo giorno di scuola, prima del collegio, quando le signore sfoggiano la loro abbronzatura e gli sgargianti abiti estivi (sono in una scuola di sciure), i colleghi maschi (alcuni, comunque troppi) sbirciano le colleghe giovani e carine con le quali potranno marpionare per un anno (spesso le poverine ci stanno pure). Quest'anno, chissà se ci saranno colleghe giovani e carine. Ho saltato anche un paio di riunioni di materia, ma domani me ne tocca un'altra.
Non sono ancora pronta.

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