sabato 20 giugno 2009

Settimana lunga

Sabato, niente scuola. Dopo la mazzata dell'Invalsi e i primi sei colloqui, la settimana è finita, dopo una bella stirata, la tenda del balcone che si è strappata come uno scottex bagnato, una sessione di due ore a spiegare alla fanciullina come si leggono le ore; pare che abbia capito, anche se a volte dice ancora che sono le dieci e sessanta... questo dopo avere saltato più volte il gelato perché non azzecccava l'ora dell'appuntamento con il dolce: non se è una strategia motivazionale ortodossa, però funziona. Peccato che a scuola non si possa utilizzare.
I colloqui non sono stati un granché. Nulla di eclatante da segnalare. Ameba "portava" il boom economico. Pallida e ansimante, colei che non ha fatto una mazza per tre anni, mi dice "prof, ho mal di pancia", anche io sarei preoccupata se fossi al tuo posto, pensavo, anche se tanto poi ti promuoviamo.
A parte il pc che non funzionava, quindi il suo ipertesto risultava monco, quello che mancava erano proprio i rudimenti del ragionamento. Dopo un anno passato a insegnare come usare wikipedia, mi ritrovo ancora sti mozziconi di testo scopiazzati e male incollati, in cui non si intravede uno spiraglio di logica, di riflessione. Allora, negli anni sessanta lo sviluppo industriale che alla fine culmina con la spedizione dell'uomo sulla luna (parola più parola meno, il discorso era di questo livello). Le ho detto che aveva fatto un po' troppo presto ad andare in orbita e le ho chiesto di spiegare il senso delle immagini che aveva scelto per illustrare il suo argomento, una cinquecento, una televisione e l'uomo sulla luna. Che cacchio c'entra il boom economico in Italia con l'uomo sulla luna? Boh, comunque per artistica "ho portato" la pop art. Vabbè, dice la collega già isterica al primo candidato, parlami della pop art. Cioè, la pop art... Andy Wharol, il supermercato dell'arte... Per francese "ho portato" la moda yeye. E così via. Dopo un paio di candidati, ci riuniamo in conclave per valutare: il candidato ha esposto i contenuti in modo... con linguaggio... dimostrando di saper effettuare i collegamenti, di sapersi orientare.... nel complesso ha raggiunto un grado di maturazione... E via di crocette. Beh, fa l'isterica, tanto questa esce con sei. Eh no, fa Primadonna, questa (Ameba aveva suonicchiato il flauto poco prima) ha degli otto negli scritti (uno nella buffonata invalsi e l'altro nello scritto di francese, talmente facile che anche Hoilsaggiodidanza è andata alla grande).
Non possiamo ragionare con i vecchi schemi, ci dice col solito sussiego, quest'anno la legge dice che i risultati dell'esame sono importanti più della valutazione sul trienno. Reazione scomposta del Consiglio di classe, me compresa. Ma staremo scherzando? diciamo in coro. A momenti Ameba non viene ammessa, tuona la collega di matematica, e tu le vuoi dare sette? Noi siamo professionisti, dice Primadonna, e dobbiamo seguire ciò che dice la legge. Le faccio notare che se avessimo seguito il decretino della Gelma, avremmo dovuto segarne un tot, ma lei non si dà per vinta. Primadonna è così, possono fare un esame bellissimo ma se cascano su musica, lei si mette di traverso e rompe le palle allo spasimo. E viceversa, se uno è rimasto senza unghie a furia di arrampicarsi sugli specchi o annaspa disperatamente su scienze, storia inglese e chi più ne ha più ne metta, però fa un accenno alla storia del giasss (con la esse dolce, mi raccomando, e non vi capiti di dire gez) lei si batterà strenuamente per convincere tutti che l'alunno in questione (che ha capito l'antifona e sa come solleticare l'enorme ego della prof, e quindi tanto di cappello) merita. Abbiamo chiuso la questione come al solito, vedremo allo scrutinio.
Poi a Scricciolo abbiamo chiesto di parlare dei cani randagi (lei portava il petrolio, non so come siamo finiti ai cani, ma gli esami orali sono così) visto che lei ama tanto gli animali. Sindacalista se l'è cavata, anche se speravo meglio, ed è riuscito a parlare dell'Inter anche all'esame. Furbetto ci ha onorato di una mise inedita: camicia Armani e cintura Dolcegabana. Ma ha avuto la sfortuna di essere l'ultimo e ha affrontato la commissione un po' suonata e vicina al rompete le righe. Per la verità, ha fatto un esame penoso e stavolta non gli è riuscito nemmeno di farci ridere.
A uno a uno se ne andavano, forse senza rendersi conto che era l'ultima volta che ci salutavano, nella fretta di finire, di andare via, con un distratto salveprof. Ho guardato Sindacalista allontanarsi per il corridoio e non ho potuto reprimere una certa tristezza. Verranno a trovarci una volta, di solito a settembre quando ancora sentono la nostalgia, Saranno alti, con la barba e look improponibili. Ci diranno che vanno bene a scuola e poi non li vedremo più.
Si replica martedì.

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