mercoledì 23 maggio 2012

L'arte del rimandare

Ecco un altro dei miei ritardi: un'accoppiata di tutto rispetto, dieta e iscrizione in palestra. Oddio, sulla seconda ancora non mi pronuncio dato che l'iscrizione c'è, ma il numero di ingressi è ancora fermo a zero. Ritardataria come sempre, arrivo alla storica decisione. Dopo oltre un anno di dolore al ginocchio, forse il menisco che è andato, complice la lentezza del sistema sanitario (comunque più veloce di me) mi decido a entrare in azione per dimagrire. Una decina di chiletti di troppo mi pesano sulla schiena e adesso sul ginocchio. Oggi è il terzo giorno di dieta, quella che va tanto di moda adesso, che ti fa ingurgitare per una settimana solo proteine. E non ho ancora smesso. Due amiche l'hanno messa in pratica con risultati strabilianti, perché io non ce la posso fare? L'iscrizione in palestra è stata del tutto casuale. Eravamo a ridosso della festa della mamma, ricorrenza da me di solito ignorata, forse per la disabitudine maturata nei lunghi anni di non maternità, oltre che per essere figlia di una madre che definire sobria sarebbe un eufemismo. Accompagno in piscina R., che a causa della scoliosi deve aumentare le sue nuotate. Distrattamente mi informo sul costo dell'ingresso anche per me. "Ma lei è mamma!" mi dice sorridente la bella ragazza della reception. Le osservo il decolleté con un po' di invidia e nostalgia. "Beh, sì" faccio io, ancora poco convinta della cosa. Dell'essere mamma, dico (quando lo si diventa così tardi e di una bambina già grande, è una questione di apprendimento). "Ma allora lei è fortunata! Per la festa della mamma, abbiamo lo sconto del 50% sull'abbonamento annuale che le dà diritto bla bla bla..." Solite cose che ho già sentito, dato che a chiedere informazioni sono brava, perché l'ho fatto tante volte. Ma questa volta, non posso dire di no. È conveniente, praticamente nel cortile di casa. Quando mi ricapita una ghiotta occasione come questa? Uscita dalla palestra, ho sentito subito il bisogno di dirlo a qualcuno tale era il mio entusiasmo. Quando lo comunico alle amiche, ridacchiano in quel modo stupido da sms: ih, ih, ih. Veloce scambio di battute col marito: "Domani piove, mi sono iscritta in palestra!", sorrido io via cellulare. "Pioverà quando ci andrai, l'iscrizione non basta". Il Technoco è sempre prosaico. L'abbonamento ce l'ho da venerdì scorso, perché l'ho fatto partire una settimana dopo la data d'iscrizione. Per prendere tempo. Mi sono data però il termine ultimo di venerdì. (sì lo so, sono piuttosto brava a procrastinare, forse è la cosa che mi riesce meglio). Quindi domani devo assolutamente andare. Già sono un po' in ansia. Ma questa volta faccio sul serio. Ho qui il mio caffè con lo schifoso dolcificante e sono talmente concentrata sulla dieta, che faccio la spesa solo per me, devo prendere un po' le misure per non lasciare senza colazione gli altri componenti della famiglia, soprattutto Zorba, che è il più rompiscatole.

2 commenti:

  1. beh, la palestra dove già la bimba va in piscina è un'ottima cosa: quando l'accompagni, esci direttamente col borsone anche per te e via!

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