sabato 2 febbraio 2013

Notizie dal fortino

Cicciobello è tornato, i Settimini l'hanno accolto con pensieri e disegni dei quali lui è stato timidamente felice. E sembrava che le cose si fossero messe per il verso giusto.
Invece è di nuovo scomparso. E ora sono lì che conto i suoi giorni di assenza, perché è a rischio bocciatura.
I Settimini sono mobilitati a turno per riportarlo in classe, con telefonate e generi di conforto vari. Ma lui ai compagni ha dichiarato esplicitamente che non vuole tornare. Quale sia il ruolo dei genitori pare irrilevante.

Con Suor Terry abbiamo concordato la linea da tenere con la madre, mentre il padre pare sia interessato alle sorti scolastiche del figlio solo in chiave anticoniugale.

Per il resto la classe evolve, anche se non sempre in positivo. Da quello che manda messaggi volgari alla compagna, a Humpty Dumpty che rincorre le ragazze per baciarle maldestramente e a tradimento, a Vispateresa che lo sbatte conto il muro, stufa del suo brancicare. A Ercolina che, bisognosa d'attenzione fa di tutto per essere amata dai compagni, inventand le cose più stupide pur di non passare inosservata.
Sono buffi. Ieri, laboratorio di lettura, si sta parlando della libreria che abbiamo recuperato per ospitare la biblioteca di classe.
Saltapicchio, con la sua seduta sghimbescia, alternativamente ginocchio al mento o piede sotto al sedere, gli occhiali come fondi di bottiglia e apparecchio ai denti, mi guarda con l'aria spaventata di chi non si fida per niente di sé né degli altri.
- Prof, io avrei dei libri da portare, ma non so se vanno bene... forse sono un po' da grandi.
- Che libri sono ?
- Ma...non so... Cinquanta sfumature...
- Ossignur, no, non va bene per noi.
- Poi ho un libro sulla vita di una cantante... va bene?
- Dipende dalla cantante.
- Emi ... uainaus. Mi pare.
- Eh no, nemmeno quella va bene.
- Ma perché?
- Ma quella era una drogata!
Bella è una che sa il fatto suo.
Saltapicchio sbuffa e mugugna. 
Mi figuro la biblioteca di casa sua, da Padre Pio a Amy Winehouse. Poi, immancabile, la sezione culinaria, dalla Clerici in giù verso le Benedette e le Tesse, oppure tale Carlo Cracco, autore di Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Giuro, c'è. Qualcuno l'avrà regalato a babbo Saltapicchio per Natale.
Del resto, mamma Saltapicchio è una che firma le comunicazioni, i voti e le note con il solo nome di battesimo, come se fossimo amiche e scrive sul diario della figlia messaggi pieni di x e k, per cui non si può pretendere più di tanto.
Con questa classe, l'ovvia rivelazione dell'età dei genitori non ha ancora finito di stupirmi. Sono giovani e hanno abitudini e comportamenti che non avevo mai collegato alla categoria genitoriale: giocano con il cellulare durante le assemblee di classe o fanno domande su argomenti che sono stati chiariti due minuti prima. Come i loro figli. Parlano come i comici di Zelig e sfoggiano piercing e tatuaggi, unghie quadrate e coperte di plastica bianca e aifòn.
A volte mi sembra di stare in un fortino, assediata dagli indiani.

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