martedì 22 maggio 2012

Terz'ultimo lunedì

Meglio sapone che mangiato dai vermi. Almeno servi a qualcosa, altrimenti scusa, già che ti ammazzano e ti bruciano... Questo l'interessante punto di vista del Bulletto Confuso, biascicato a chiosa di alcune osservazioni sulla lettura di un brano di Primo Levi. A volte non trovo le parole per rispondere adeguatamente alle abissali assurdità che fioccano ultimamente in classe. I compagni stessi, ormai, non sanno più arginarlo e si nascondono il viso tra il riso e l'imbarazzo. Ultimamente il Bulletto si sta formando un suo spirito critico, del tutto squinternato e aberrante, contro il quale è difficilissimo lottare, fatto di convinzioni incrollabili basate sul risentimento verso qualsiasi autorità, padre o insegnante che sia. Forse resiste solo il Mister, infallibile figura vero perno della vita di tanti ragazzi. Sempre che lo faccia giocare, fuso com'è di questi tempi. Alla fine, preferirò ricordare questa classe con l'immortale parafrasi del verso di Foscolo: "lo spirito che mi ruga dentro" o con la terribile disfatta del 1917 a Gigobetto.

2 commenti:

  1. Capitano, classi così. Ma poi se hai la fortuna di rivederli, dopo, capita che di rendersi conto che tutti quei dubbi che credevi di non essere riuscita a instillare invece hanno agito e funzionato. Forza e coraggio, che sta finendo maggio!

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  2. Credo che sia questa recondita, ma mai morta speranza che ci spinge a tentare comunque sempre di essere all'altezza. Mai come quest'anno mi sono sentita inadeguata. Mi ha rincuorata qualche giorno fa lo sguardo compassionevole della psicologa della scuola, che dopo il ciclo di incontri sull'affettività, incontrandomi ha scosso la testa: "Che classe...". Però, gli ex allievi li vedo su Facebook, non sono ancora germogliati :-)

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