giovedì 3 maggio 2012

Tutta la gita davanti

"Si arriva ad Aosta abbandonando le nebbie, i veli soffici e sospesi della pianura di Torino: quell'angolo che sutura le Alpi occidentali con le centrali è un mondo a sé, per molti versi intatto e pudico, consapevole ed efficiente … Benché industrializzata, con quartieri nuovi, con le case che ormai scendono fino alle sponde del fiume Dora, la città è soprattutto viva dove risulta vecchia, anche se tante sue viuzze hanno perduto l'aspro acciottolato d'un tempo». Così Giovanni Arpino parlava di Aosta, mi chiedo se con un'insegnante dalle doti descrittive di Arpino i ragazzi seguirebbero la geografia più di quanto facciano oggi. Martedì e mercoledì sarò in gita nella città di Augusta Praetoria Salassorum. Mi sto già preoccupando per la notte che verrà, sono molti anni che non vado in gita per due giorni e non patisco la tortura di una notte con 45 preadolescenti. L'ultima è stata a Venezia e la penultima a Genova e me le ricordo bene; per dire quanto tempo è passato non eravamo ancora nell'era del cellulare. Era il '99, passammo la notte di ronda tra i corridoi senza riuscire a placare la furia fino verso le tre. Oggi può essere anche peggio, dato che i ragazzi pur avendo molte libertà e sembrano volerne sempre di più: a otto anni le bambine fanno i pigiama party con le amichette, mi chiedo a tredici cosa possano arrivare a fare.
Pensando di essere furbe, abbiamo scelto un'attività notturna: l'osservazione del cielo in montagna. Ma ho scoperto che prima di mezzanotte sarà già ora della nanna. Oggi il Grezzo e altri mi hanno chiesto se diamo la nota se stanno a chiacchierare coi compagni fino alle due. Non è chiaro cosa intendano per chiacchierare. Sono in fibrillazione, già da una settimana: tutti, a parte il Perfido, che vuole sempre mostrarsi superiore, e Silente che non parla nemmeno sotto tortura né mostra mai il minimo cambiamento d'espressione, sono su di giri. Essendo prof navigate, abbiamo già predisposto l’elenco delle camere, in base alla capienza e dislocazione sui piani. L'obiettivo è quello della riduzione del danno. Maschi sotto e femmine sopra, mi riferisco naturalmente ai piani. Le più assatanate, le Erinni, con la Signorina Snob, Ruvida e Puledrina, stanno al piano superiore e so che ingaggeranno una lotta con noi per farcela sotto al naso, arrivare giù e intrufolarsi dai maschi (tutti e sette insieme...). Confido nelle due Sagge che si dimostrano, cedimenti temporanei a parte, le uniche in grado di mantenere un po' di equilibrio.

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