mercoledì 13 giugno 2012

Terne al lotto

Sento un rumore sordo: corro di là e vedo il vaso che contiene il mazzo di fiori regalatomi l'altra sera dai genitori rovesciato sul tavolo insieme ai fiori e l'acqua che cola sul pavimento. In realtà si tratta del vaso del frullatore, non avendone io uno appositamente creato all'uopo (no lista nozze no vaso di cristallo) e se si rompesse sarebbe un vero danno.
I fiori sono intatti per fortuna, ma i guai non vengono mai soli.
Infatti Mafalda mi ha mandato fuori uso il telefono e da ieri sera non sono in grado di mettermi in contatto con nessuno. Comunque, sono sopravvissuta a un giorno senza cellulare.
Infine, devo stampare a caratteri cubitali, così vanno bene anche per i DSA, le terne dei temi per domani. E cosa succede? Sono finiti i fogli bianchi. Mica posso stamparli rosini o verdini. Quindi domani mattina mi alzerò prima per essere a scuola presto. Sempre che la stampante funzioni.
Infine, Technoco ha rimesso in funzione il portatile della scuola il cui sistema operativo era andato a pallino, così domani Perfido avrà il suo bravo pc per scrivere il tema e infilarci le sue perfidie.
Ecco, domani si parte.
Ah, dimenticavo, sono sopravvissuta anche al colloquio con i genitori di Zorro. Non si aspettavano la bocciatura, anzi non avevano capito che la decisione ormai era presa e ci hanno detto che preferivano che fosse bocciato in prima superiore, come se potessero scegliere loro.
Vogliono fargli una full immersion di tre mesi per farlo recuperare in italiano, matematica, storia, scienze, inglese e mandarlo alle superiori preparato (al liceo scientifico, per la precisione), per cui che non lo bocciassimo per favore.
A quel punto, capito che ormai non c'era niente da fare, il padre trattenendo la rabbia, agitandosi sulla sedia, inizia a protestare, sentendosi vittima di un'ingiustizia.
Zorro senior, sedicente ingegnere, è incredulo: di matematica, dice, fate delle cose che non ci sono nemmeno sui libri. Scuote la testa, con aria di chi si è imbattuto in una manica di incompetenti. Chissà in Perù come sono le scuole...
Quindi, dopo avere detto, davanti a lui, che gli cambierà istituto e che comunque la bocciatura non serve perché sa già che il giovane Zorro l'anno prossimo non farà nulla, è uscito sbattendo la porta.
Abbiamo avuto l'impressione, io e la Collega Gentile, dopo un'ora di colloquio, che se avesse avuto davanti Moby o qualche strega del suo corso, certo non si sarebbe permesso. È possibile che per avere rispetto sia necessario essere stronzi?

4 commenti:

  1. Io rovescerei il punto di vista: gli stronzi rispettano gli stronzi. Dunque essere trattati male dalla famiglia Zorro diventa un'attestazione di valore... Coraggio.

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  2. sono fantastici, questi genitori che cascano sempre dal pero e che pensano che u nfiglio, in tre mesi, recuperi cinque o sei materie...
    da un certo punto di vista, sarebbe stato carino promuoverlo e sbatter loro in faccia un solenne "noi l'avevamo detto" ai primi 2 e 3 in matematica e latino.

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  3. concordo con la povna: è un po' il veneto "can no magna de can"!

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  4. @povna a volte vorrei essere più stronza.
    Mi rispetterei anche io di più :-)
    @lanoisette ma sai che a volte capita che vengano pure promossi, magari con qualche debituccio, studiando quasi uguale? C'è una tale differenza tra scuola e scuola..

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