venerdì 15 giugno 2012

Tu chiamale se vuoi... emozioni

Vi ricordate Heather Parisi quando si attaccava al tram con la gamba? Ecco io mi sono sentita un po' la vecchia Heather stamattina, cicale a parte.
Emotion 6, si chiama la macchina e non posso fare a meno di pensare a come può sentirsi qualcuno che si sottopone ai suoi raggi per sapere cosa ha e per andare a fondo o per scacciare le sue paure. Sì, forse è emotion anche quella.
Avranno pensato a questo i progettisti della Siemens?
Comunque, resto lì in mutande e con la gamba per aria, peraltro nemmeno ben depilata, sul lettino che va avanti e indietro, il tecnico scorbutico che mi rimbrotta se aggiusto la posizione del calcagno di un millimetro, mi sento in imbarazzo.
Qualche mese fa avevo fatto una risonanza magnetica e mi ero addormentata al ronzio monotono della macchina, per poi scoprire che il ginocchio è sanissimo. Ma poiché continuava a farmi male, qualcosa di storto ci doveva essere. Così un medico fisiatra, persona tra le più odiose mai incontrate, mi ha prescritto una tac.
Emotion 6 ha emesso il suo verdetto
... sfumata ipodensità a livello del corpo-corno senza franche lesioni a tutto spessore.
... Modica quota di versamento libero articolare che si raccoglie nello sfondato sovrarotuleo...
Sclerosi della faccetta laterale della rotula, espressione di iniziale sofferenza subcondrale.

Queste le frasi meno oscure.

Mi fa sempre impressione quando incontro un linguaggio specialistico che non comprendo.
Ora, in Italia c'è gente che non sa compilare un bollettino postale, e questo è inaccettabile (ma a scuola cosa insegnano?)
Però, quante persone si trovano nell'incapacità di leggere un referto medico? Non potrebbero accompagnarlo da una traduzione in volgare? "Signora, non si preoccupi, alla sua età un po' di artrosi al ginocchio è normale" oppure "Mi spiace dirle che un pezzo della sua rotula è da buttare".
Giusto per non sentirti un'idiota quando leggi e non capisci un tubo di qualcosa che ti riguarda così direttamente. Ed è solo un ginocchio...
Poi per i dettagli specialistici ti rivolgi al tuo medico.
Tra il costo delle diagnosi (una tac al ginocchio, da euri 31, dopo una risonanza magnetica, da euri 66 e una visita dallo specialista, da euri 35) e l'impenetrabilità dei linguaggi, mi sono fatta l'idea che la sanità pubblica non è amichevole da alcun punto di vista. Quante persone ne restano escluse? Quanti si sentono intimoriti nel varcare le soglie di un ambulatorio o nell'affrontare il tecnico di radiologia impaziente o il medico altezzoso?
Eppure da utente della sanità della Lombardia formigoniana non ho molto, finora e per fortuna mia, da eccepire. Il servizio è il più delle volte efficiente e le strutture buone (sulle politiche generali e gli scandali ovviamente il discorso non vale ).
Però, santodio, un po' più di umanità non sarebbe compresa nel (salatissimo) ticket?

5 commenti:

  1. Non sono ortopedico e nemmeno medico generico ma non hai nulla di grave e tra una decina di anni ti segnano l'acido ialuronico.
    Parola di una che il linguaggio medico del ginocchio l'ha imparato rompendoseli entrambi :-P

    RispondiElimina
  2. Mi rincuori. Grazie :-) Ma l'acido ialuronico non è quello che serve in campo estetico? In effetti le ginocchia rugose sono brutte :-)

    RispondiElimina
  3. Non solo, è praticamente l'unico rimedio all'artrite così come il botulino è usato in estetica ma consente ad alcune categorie di paraplegici il controllo della vescica :-D

    RispondiElimina
  4. a me hai fatto venire in mente il mio medico che quando mi spara il parolone mi fa l'occhiolino e mi dice "tanto poi lo so che se lo va a cercare su internet"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Dottor Ross di ER o Doctor House aiutano fino a un certo punto...

      Elimina